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giovedì 28 dicembre 2017

Vaccini: una sconcertante previsione rivela che un bambino su due nel 2032 sarà autistico per colpa dei vaccini.

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23 DIC 2017 — Vaccini: nel 2032 un bambino su due sarà autistico. Petizione di Change.org

di Jack –

Caos vaccini in Italia. Statistiche sanitarie: in America, nel 1960, vi era un solo caso di autismo su 10.000 e oggi, dopo le vaccinazioni di massa, si è arrivati a 1 su 38. In Italia, invece, c’era solo un caso di autismo su 68, ma con il decreto legislativo del ministro Lorenzin, si passerà a 1 caso su 30. D’Anna denuncia la bastardaggine mediatica nei presupposti di un provvedimento basato su allarmi procurati distorcendo le cause di due morti di bambini.



(UMDI – UNMONDODITALIANI) Continua il caos riguardo i vaccini. Dopo il decreto del Governo, che con 12 (poi 10) vaccini obbligatori, costringerà i genitori a vaccinare i propri figli, prima di essere iscritti a scuola, ancora ci sono delle posizioni discordanti tra chi è a favore e chi è contro i vaccini. Secondo alcuni studiosi, le vaccinazioni sono una delle cause principali dell’autismo, Le cause documentate di autismo comprendono mutazioni genetiche e/o delezioni, infezioni virali e encefaliti in seguito a vaccinazioni.

NEL 2032 UN CASO DI AUTISMO SU DUE
Una petizione di Change.org sottolinea il danno provocato dai vaccini. Sempre nella petizione, sono riportate alcune statistiche sanitarie: nel 1960 in America vi era un solo caso di autismo su 10.000 e oggi, dopo le vaccinazioni di massa, si è arrivati a 1 su 38. In Italia, invece, c’era solo un caso di autismo su 68, ma con il decreto legislativo del ministro Lorenzin, si passerà a 1 caso su 30. Però, il fulcro della petizione è la dichiarazione di Luc Montagnier, medico e biologo francese, premio Nobel per la virologia: “Se continueremo a vaccinare in massa i nostri figli ha dichiarato il noto virologo - fra 15 anni avremo un autistico e uno sano. Uno su 2”.

BASTARDAGGINE MEDIATICA
“In un intervento al parlamento italiano – ha dichiarato Alessio Di Benedetto, sostenitore della petizione - il biologo senatore Vincenzo D’Anna, senza essere pesante né demagogico ci spiega in quali sensi il Decreto perorato dalla Lorenzin si profila come una somministrazione di farmaci dispoticamente illuminati a scopo preventivo tutto da dimostrare. D’Anna denuncia la bastardaggine mediatica nei presupposti di un provvedimento basato su allarmi procurati distorcendo le cause di due morti di bambini, ufficialmente a causa di morbillo, omettendo però che il primo bimbo aveva soprattutto una grave deficienza dell’apparato immunitario, mentre il secondo addirittura la leucemia.
D’Anna dal suo scranno cerca, quindi, di proteggere i bambini italiani che sono forzati ad un cocktail di farmaci non necessari e sicuramente dannosi, ricordando a tutti i saggi e gli illuminati propugnatori dei vaccini senza ‘se’ e senza ‘ma’, che come non esiste scienza senza il dubbio non esiste comunità scientifica italiana senza i fiumi di denaro della Big Pharma. Poi, D’Anna si richiama al microscopio elettronico ‘ca nu sbaglia’, e fa presente di come abbiano rilevato insieme ai suoi colleghi delle diffuse impurità insalubri nei vaccini di massa (tracce di metalli , di plastiche, pezzi di muri, metalli pesanti mortali etc…)”.

IL GOVERNO GENTILONI COME ROBESPIERRE
“D’Anna politologo – continua Alessio Di Benedetto - smaschera poi, con delicatezza tipicamente liberale e cattolica, il giacobinismo intriso di violenza di cui sono pervasi certuni che pensano di essere depositari di un’etica superiore, e che infatti arrivano al dunque proprio come Robespierre, senza dubbi alcuni, a colpi di tagli alla carne viva con mano ferma. Come Robespierre anche il Governo Gentiloni immagina l’uomo nuovo del tutto sanificato per mano pubblica, ghigliottinando il presunto bene dal presunto male come le teste dal collo dell’uomo renitente alla sottomissione
al comitato di Salute pubblica, o un bambino dai suoi genitori naturali riottosi alle scienze infuse dal Ministro Lorenzin e dalla Glaxo”.

NONNO D’ANNA E NONNO GRASSO
“Vi invito – ha concluso Alessio Di Benedetto - ad ascoltare i due interventi segnalandovi infine il personaggio D’Anna che mi è piaciuto di più: nonno D’Anna che si rivolge a nonno Grasso, il presidente del Senato, invocando l’umiltà e l’approfondimento degli interessi venali retrostanti a questa istanza farmaceutica miliardaria che forse, a differenza di tutti i nonni del Senato, potrebbe non avere al primo posto il bene dei propri nipoti”.

LE FETENZIE DENTRO I VACCINI



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